La porta girevole n. 3

2006
Struttura stereostratigrafica: plexiglas, acetato, petg-starling, vetro, illuminazione a Led incorporata nella base
cm. 48 x 31 x 8
Collezione privata

La porta impone all’attenzione dell’osservatore una sua particolare presenza psicologica, perché nel suo continuo moto rotatorio, tra i personaggi, non si chiude mai. Il movimento è anche metafora della tecnica impiegata: ho costruito l’opera stratigrafica in plexiglas, la ho fotografata facendola ruotare su un disco, con circa 40 fotogrammi di pose diverse. Da questi fotogrammi è stata ricavata una pellicola stereografica che ho aggiunto nell’opera finale come ultimo strato che entra in combinazione con le lastre di plexiglas.