La storia dell’uomo riccio: opere, disegno e racconto
Omaggio ad Anna Politkovskaja: dal 2010
Opere
Disegno
Racconto
Era il 2009 quando lessi Per questo. Alle radici di una morte annunciata. Articoli 1999-2006, una raccolta, appena pubblicata in Italia da Adelphi, della giornalista Anna Politkovskaja.
Ne rimasi tanto colpito da voler dedicare un nuovo ciclo di sculture a questa grande figura. Coraggiosa dissidente russa, fu assassinata, diventando simbolo dei numerosi giornalisti che si battono per la ricerca della verità e che vengono uccisi sui fronti di centinaia di focolai in tutto il mondo.
I personaggi tragici che popolano le sue cronache di cui è stata testimone diretta sono stati per me fonti per una narrazione visiva in chiave “fiabesca” di questa e di altre realtà drammatiche della società contemporanea.
Il personaggio a cui mi sono ispirato principalmente è quello di Moisej Michajlovic Nazarov, da lei descritto come “uomo riccio” nel capitolo Il fuoco della guerra che racconta di “chi non ha più niente per scaldarsi al prossimo inverno”. È così nato un ciclo di sculture, precedute da altrettanti disegni, che ho chiamato La storia dell’uomo riccio.
Il ciclo è accompagnato da un racconto drammaturgico, manoscritto illustrato con disegni e fotografie, composto da un prologo e da 11 atti raffigurati in un grande disegno a colori, sintesi finale dell’intero ciclo narrativo.
Quattro gli episodi principali in questo racconto e in un’opera dal titolo omonimo: la cacciata di casa di un anziano; il suo vagabondaggio tra una umanità lacerata e avvilita dalla violenza; la trasfigurazione del suo corpo in un riccio per difendersi; l’incontro con una donna che gli toglie le spine e gli consente la metamorfosi da riccio in una farfalla che vola libera verso una rinnovata speranza per abitare poeticamente la terra.